La definizione, molto suggestiva. è di Sadin.
“L’industria del digitale deve ormai dare prova di una scienza del chronos; è impegnata a essere presente su tutta la linea del tempo delle nostre vite e pretende di dotarsi di tutti i mezzi utili per apparire, in ogni circostanza, come l’unica entità adatta a garantirci, meglio di noi stessi e di chiunque altro, il buon funzionamento delle cose. A tal scopo è fondamentale coltivare un acuto senso dell’occasione (kairos), saper anticipare, prima di tutti gli altri, le aspirazioni dichiarate o non dichiarate, reali o simulate, delle persone, e rispondervi; in altre parole, è fondamentale ergersi a maestro nell’arte del kairos”.
Lo schema rappresenta la struttura del potere di Amazon:
Più in generale, l’insieme dei mediatori infomazionali si configura, sempre secondo il filosofo francese, come tecnologie dell’amministrazione della vita e della premura, la cui azione è centrata sull’influenza, su strategie di costruzione e governo dell’intimità algoritmico-industriale, finalizzate alla massimizzazione del profitto, e basate su 4 fattori-chiave:
- potenza dell’interpretazione;
- constatazione in tempo reale delle tendenza;
- suggestione sottile e mirata;
- monitoraggio della soddisfazione dell’utente.